Surf Journal
 

 

 

Surf Shape And Design - Italia - Sardegna

ALFONSO CANFORA SHAPE DESIGN

 

Surfista e shaper di Oristano, Costa Ovest Sardegna, tra i primi al mondo ad utilizzare il carbonio ed il titanio nel processo di creazione delle tavole da surf. Ora che le tavole al carbonio (4 anni dopo la prima tavola di Alfonso) sono diventate una certezza nel mercato dei surfboards (in California i Surf Shops dispongono di interi settori dedicati solo alle tavole da surf al carbonio), il designer Alfonso ci presenta altre novità nel campo dello shape surf design: Il surf vuoto all'interno e trasparente, e il surf con le ali (Alisurf).


Nelle Foto: Alfonso mentre testa le sue creazioni sulle onde di Sa Mesa Longa.

A. Canfora photoCORR#1B4787 A. Canfora photoCORR#1B4788 A. Canfora photoCORR#1B4789
A. Canfora, Sa Mesa, Ph CORRADIN A. Canfora ph. CORRADIN A. Canfora ph. CORRADIN
A. Canfora photoCORRADIN-07 ALISURF SAGOMA BOLLE#1B477D ALISURF SAGOMA BOLLE#1B477E
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ALISURF SAGOMA BOLLE Alisurf2 Alisurf 3
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Alisurf, Tail Alisurf partic. Alisurf, Nose
CIMG2819 CIMG2820 Tavole carbonio
Alisurf Twin Alisurf 5 Tavole carbonio.jpg

 

Surf vuoto e soprattutto trasparente

Dopo aver scoperto ed utilizzato materiali come carbonio, kevlar e titanio ed aver realizzato diverse tavole e parti speciali per moto, si ritorna all' utilizzo della classica fibra per arrivare ad un prodotto come questo che sto per raccontare.

Tutto inizia il giorno che decido di ricopiare tramite la creazione di uno stampo rigido in resina armata di metallo e fibra di vetro la tavola di Daniela Meloni, poichè a suo dire era riuscita nel funzionamento e versatilità adatta per principianti alle prime armi con l’equilibrio che come lei si stavano affacciando in quel periodo al magico mondo del longboard, per cui nel realizzare questa forma mi è capitato di sollevare lo sguardo verso il tetto del garage, dove realizzo i miei esperimenti, e notare la doppia utilità di quello che stavo per scoprire e dare vita, ad una nuova scoperta innovativa: la realizzazione di uno scheletro resistente agli sforzi di trazione compressione e flessione che mi aiutasse ad eliminare il problema di avere l’interno della tavola il foam o polistirolo , ovvero quel principio seccante di dover vedere il mezzo che invecchia cioè il foam che perde le sue caratteristiche e si cuoce arrivando a sfarinarsi ed indebolirsi dopo un paio di riparazioni trascurate a causa dell’osmosi creata dalla salsedine e conseguente delaminazione da calore eccessivo.

I longheroni del mezzo innovativo sono stati studiati e realizzati ponendo a seconda tre o più a onduline trasversalmente di taglio in modo da equiparare lo sforzo dovuto al peso della persona non solo su di essa ma anche sul guscio superiore ed inferiore, questi due semi gusci sono realizzati a stampo sulla base di un surf ibrido ed uniti tra di loro tramite resinatura o termo fusione nel caso si predisponga un guscio trasparente in plexiglas o policarbonato: ciò renderebbe visibile il fondo del mare quindi adatto non solo ai surfisti ma semplicemente utilizzabile per farsi solo una nuotata da una persona comune ed infine è stato pensato di unificare i longheroni rendendo lo scheletro una sorta di telaio a scomparti semi indipendenti con una valvola di sfiato che a una doppia funzionalità sia di far fuoriuscire l’acqua in caso di falla velocemente e soprattutto far fuoriuscire l’aumento di pressione dell’aria al suo interno quando e esposta all irraggiamento solare.

Praticamente il mezzo è stato studiato per avere una durata notevolmente superiore alle altre tavole costruite fino ad oggi.

Una volta stabilito il concetto di quello che avevo studiato sono passato alla fase di realizzazione, durato circa un anno tra disegni su autocad e progetti vari e relazioni, una volta finita l' ho provata al mare tutti erano curiosi e scettici sul suo funzionamento e quindi al tempo ho subito forti critiche da molti che non capivano l’utilità di quel mezzo non proprio trasparente perche realizzato con resine non pregiate,

Ora la sto testando da sei mesi senza problemi ed è stata anche brevettata ed ho trovato qualcuno che mi ha valorizzato e sostentato economicamente per fare il brevetto soprattutto una persona che non mi conosceva ma che era attratta dalle cose che realizzo si chiama Jonata matza che ora non passa un periodo florido a cui dedico questo articolo e questa invenzione, ma lo dedico anche a quelli come Alessandro Staffa onnipresente incitatore e valorizzatore dell’arte, Daniela, Donatella, Vincenzo, un grande che prova e giudica gli effetti della riuscita e non dei miei prototipi, Gianpiero, Diego Arru, Sicci, Marcello, Simone, Gianmario, Paolo Carta, Alberto, Carlo ed Andrea Atzeni che mi hanno supportato tecnicamente, Salvatore ed Angelica Michele, diego palmas, Gerome e Mary che mi anno aiutato con i siti internet. Il secondo brevetto consiste in un profilo artigliato posto su parte del bordo della tavola realizzato come prova su un unico esemplare di short misura 5 8’’fish due pinne, regalato e realizzato per Vincenzo Ingletto ed ottenuto dall’elaborazione di una tavola spezzata in due datami da lui stesso, tempo di realizzazione tre giorni lavoro giorno e notte, su questo progetto nuovo ho pensato di elaborarlo e renderlo vario a seconda della scelta delle caratteristiche del onda più o meno ripida e consiste nel realizzare nei lati una scassa per poter intercambiare il bordo a seconda della condizione. Anche questo prototipo di profilo applicabile è stato brevettato grazie all’ aiuto di Daniela che si è occupata dell’aspetto burocratico dei brevetti insieme all’avvocato Pietro Fiamminghi che ci ha dato un sacco di consigli ed ha portato a termine il brevetto e soprattutto Marcello Sechi mio socio sostenitore economicamente non che ottimo amico nella vita comune che, nonostante mi dica sempre che perdo troppo tempo dietro a queste inezie che non ti portano a nulla, ma sa benissimo che per me la gloria e il più alto valore che possa ripagare uno ed ogni sforzo che io faccio per cercare di migliorare ed innovare lo sport che rimane statico e ripetitivo, offro al mercato la possibilità di acquisire i brevetti tramite accordo privato e vagliare l’ipotesi che esso sia applicabile su altri campi tipo barca a vela, windsurf, kitetsurf, surf kaiak. for the health of all water users on Guernsey. A future with full sewage treatment will ensure the 4 million gallons of wastewater and sewage currently dumped untreated into the seas off Guernsey will be soon be clean and safe. Well done to the States for finally making the right move, we’ll be watching closely to make sure full sewage treatment goes through this time.”

Alfonso Canfora, Paolo Carta

ARCHIVIO SURF JOURNAL 2008

 

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